Di seguito andrò a esporre gli altri 4 trucchi per ottenere casi di successo con gli allineatori, dati dalla mia personale esperienza.
Ma prima di tutto, se non avessi letto la prima parte dell’articolo, di consiglio di dare un occhiata e leggerlo qua.
5. Quando accettare un compromesso
Un aspetto importante da considerare è che tutti desiderano una bocca perfetta, ma a volte la perfezione assoluta potrebbe non essere raggiungibile. In situazioni complesse, non ci sono soluzioni semplici. Pertanto, ho imparato che è essenziale valutare attentamente ogni caso specifico. Ad esempio, se un paziente adulto presenta un cross bite bilaterale diatorico, potrebbe non essere obbligatorio correggerlo completamente. In certi casi, è possibile accettare un compromesso onorevole, cercando di migliorare la situazione senza necessariamente raggiungere la perfezione assoluta. Inoltre, ho notato che apportare piccole rimodellazioni dentali su denti specifici, come effettuare un leggero livellamento del margine incisale, può spesso fare la differenza.
6. Movimenti particolarmente complessi e rifinitura
Mi sono stati sottoposti casi che richiedevano movimenti dentali particolarmente complessi, come l’estrusione dentale o la rotazione. In queste situazioni, ho imparato che gli allineatori possono essere opportunamente modificati per ottenere tali movimenti. Inoltre, ho notato che anche i casi estrattivi possono essere trattati con successo con gli allineatori. Ad esempio, in collaborazione con l’odontoiatra, ho spesso considerato l’estrazione di un incisivo inferiore, seguita dall’aggiunta di un piccolo guscio colorato del colore del dente per riempire lo spazio vuoto; la dimensione piccola è dovuta al fatto che è meglio che la plastica degli allineatori avvolga il più possibile i denti adiacenti al dente estratto.
Quanto alla rifinitura, ho appreso che non è sempre necessaria, ma quando lo è, diventa fondamentale cercare di portare i denti in una posizione leggermente ipercorretta rispetto alla loro posizione originale, al fine di evitare recidive. Nel caso in cui l’odontoiatra non sia favorevole all’ipercorrezione, ho consigliato lo splintaggio sia superiore che inferiore, quando possibile.
7. Contatti diatorici
Durante il termine di un trattamento con gli allineatori o con l’ortodonzia fissa, ho spesso riscontrato contatti diatorici non congrui. In tali situazioni, quando la tipologia scheletrica del paziente lo permette, ho scoperto che può essere utile far indossare allineatori tagliati distalmente ai canini per un certo periodo. Questa pratica ha dimostrato di armonizzare i precontatti e le interferenze, favorendo una corretta occlusione.
8. Contenzione
Ho imparato che la fase di contenzione è sempre essenziale per favorire la ricostruzione ossea e garantire una masticazione stabile. In base alla mia esperienza, ho notato che se il paziente è particolarmente stanco del trattamento, lo splintaggio può essere una soluzione efficace. Tuttavia, se il paziente tollera bene gli allineatori, ho consigliato di indossare un allineatore solo durante la notte. Durante la fase di contenzione, ho anche suggerito l’applicazione di elastici di II e III classe con opportuni scarichi sugli allineatori, al fine di mantenere l’occlusione corretta.
Conclusioni
Questi erano gli 8 trucchi che, negli anni, mi hanno permesso di migliorare sempre di più la pratica ortodontica con questi tipi di dispositivi.
Come avrai notato, il mondo degli allineatori è davvero complesso; da qui nasce l’esigenza di una costante ricerca in tecnologie e materiali sempre più performanti.
D’altro canto, la complessità della materia e la soggettività di ogni singolo caso necessitano la considerazione di molti fattori durante la pianificazione della strategia ortodontica da utilizzare.
Nel corso della mia carriera, ho affrontato migliaia di casi e ho continuato a impegnarmi nella ricerca per migliorare costantemente il nostro sistema. Proprio per questo Ortobel con Ortobel Align è il partner ideale per la risoluzione di casi ortodontici con allineatori.
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